Il mio primo bacio l'ho dato sulle labbra, ed avevo appena dieci anni.
Da quel giorno cambiò tutto.  Non riuscivo a spiegarmi come mai avessi scelto proprio una mia amichetta. E' pur vero che eravamo dei bambini, e quel bacio solo un semplice gioco. Ma scattò qualcosa in me per cui compresi l'orribile incubo di ritrovarmi in un corpo sbagliato. La convinzione crebbe col passare degli anni, durante l'adolescenza quando con i primi fidanzatini mi accorgevo non solo di non provare attrazione fisica, ma addirittura repulsione. Fu allora che decisi di dirlo a mio padre. Da sempre ero stata la sua piccolina, mi amava e mi guardava come ogni padre guarda innamorato sua figlia. Non mi credette, pensava fosse uno scherzo. Gli dissi che avevo una ragazza e che gli uomini non mi interessavano, anzi avevo intenzione di far qualcosa per cambiare il mio aspetto.
Voglio tagliarmi i capelli gli dissi.
LI voglio corti.
Sei impazzita. mi rispose.
Tieni questi capelli che sono splendidi, lunghi neri come la notte e lisci come la seta.
Li ho tagliati ugualmente, senza badare al suo giudizio ed a quello di coloro che mi conoscevano fino ad allora come Naomi. Da allora li porto sempre corti, uso il gel per aggiustarmeli e creare pettinature alla moda, ma non ho ancora avuto il coraggio di andare dal barbiere in negozio, ho paura della reazione degli altri clienti.
Viene un amico a casa, fa il barbiere, e me li taglia come voglio.
Ho deciso di cambiare nome, ora sono Tony,
Antonio.
E' difficile vivere la mia condizione un quartiere popolare nel ventre di Napoli.
La gente si conosce, tutti conoscono tutti. Quando cammino attraversando la piazza principale ci sono ragazzi che mi sfottono e mi insultano. La loro è invidia, soprattutto perchè ho avuto fidanzate piu belle di quelle che possono permettersi. Il mio sogno è ritornare qui dopo esser diventato un cantante di successo e schiaffargli in faccia il nuovo Tony. Scarpe firmate da migliaia di euro, catene d'oro che si sognano e tutto un outfit che nessuno di loro potrebbe permettersi. Poco tempo fa ho girato il mio primo video clip, la musica che faccio è quella trap. Scrivo i testi dei miei pezzi di getto, quando sono triste, arrabbiato, felice. Durante le riprese del video clip la sensazione degli obiettivi delle video camere su di me mi esaltava. Mio padre mi raggiunse facendomi una sorpresa. Il regista si accorse di quest uomo in disparte che osservava curioso il set. Lo coinvolse in una scena a fare la comparsa.  Lui accettò, pensavo lo fece per salvare la faccia quel giorno davanti a tutti.